L'ESAME DEI MIDI-CHLORIAN

di Andrea Bonazzi

Il concetto di Midi-Chlorian fa il suo esordio nella saga di Guerre Stellari quando il Maestro Jedi Qui-Gon Jinn preleva un campione di sangue ad Anakin per testare il suo grado di sensibilità alla Forza. In seguito lo stesso Qui-Gon spiegherà al giovane Skywalker il significato del termine:

Qui-Gon: "I Midi-Chlorian sono una microscopica forma di vita che si trova in tutte le cellule viventi."
Anakin: "Vivono dentro di me?"
Qui-Gon: "Dentro le tue cellule, si, e noi siamo simbionti di essi."
Anakin: "Simbionti?"
Qui-Gon: "Organismi che vivono sempre insieme con reciproco beneficio. Senza i Midi-Chlorian non esisterebbe la vita e noi non saremmo consapevoli della Forza. In ogni istante essi ci parlano, comunicandoci il volere della forza. Quando imparerai a placare la mente, sentirai che ti parlano."
Anakin: "Io non riesco a capire…"
Qui-Gon: "Col tempo e con l’addestramento ci riuscirai… Ci riuscirai."

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Appare evidente che l’idea di "Midi-Chlorian", sia per descrizione che per assonanza con l’inglese "mitochondrion", al plurale "mithocondria", proviene direttamente dal mitocondrio (dal greco mithos = filo + chondros = chicco per via della forma a granuli allungati, visibile al microscopio), un elemento del condrioma, attributo costante del citoplasma della cellula ovvero della parte di essa compresa tra nucleo e membrana cellulare. È affascinante notare come George Lucas abbia inteso attribuire una plausibilità di stampo scientifico alla concezione sin’ora esclusivamente mistica della Forza, tuttavia non intendiamo qui esplorare le implicazioni di tale scelta quanto occuparci del suo impiego narrativo.

In Episodio I Qui-Gon Jinn dice alla madre di Anakin che questi sarebbe stato presto individuato ed addestrato come Jedi, se fosse nato entro i confini della Repubblica. Lo stesso Maestro Yoda ribadisce la necessità di iniziare l’istruzione Jedi in tenera età, mentre nel romanzo La Minaccia Fantasma, scritto da Terry Brooks sulla base del film ed edito in Italia da Sonzogno, il limite viene posto a soli 12 mesi. Anche prendendo a misura il mese di un pianeta molto dissimile al nostro, ciò sottintende un esame su enorme scala di ogni essere senziente nato nella giurisdizione della Repubblica. Evidentemente l’Ordine degli Jedi può fare affidamento su un capillare sistema di rilevamento, nonostante la vastità di una variegata popolazione sparsa su quasi un milione di mondi, stimabile in valori davvero astronomici volendo attribuire una media di 100.000.000 di abitanti per ogni pianeta. Annoverati in numero di 10.000 ai tempi di Qui-Gon Jinn, secondo la novellizzazione di Terry Brooks, appare davvero impossibile che i Cavalieri Jedi, possano occuparsi direttamente di tale compito a meno che non vi siano delegati altri elementi "minori" dell’Ordine, forse quelli sensibili alla Forza, ma non abbastanza per aspirare a diventare Cavalieri. Più probabile sembra che tale esame di massa abbia luogo attraverso il sistema sanitario di ogni singolo mondo della Repubblica, ma in tal caso il significato del tasso di Midi-Chlorian nel sangue in rapporto alla percezione della Forza sarebbe di dominio pubblico, o resterebbe piuttosto un segreto custodito dagli Jedi? Forse i test medici standard forniscono risultati leggibili da qualunque dottore, ma che nell’interpretazione di taluni aspetti possono segnalare all’occhio esperto i possibili candidati: un Cavaliere provvederebbe quindi a verificare le potenzialità del bambino, e ad avviarlo all’addestramento.

Ma anche al di fuori della Repubblica possono nascere individui partecipi della Forza, e senza un’adeguata istruzione i più dotati tra loro potrebbero facilmente cadere in preda al Lato Oscuro. Quindi un Cavaliere Jedi in missione deve sempre essere equipaggiato e pronto per condurre un test "sul campo", esattamente come accade a Qui-Gon Jinn su Tatooine.

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Comlink

Oltre la spada laser, l’equipaggiamento Jedi comprende tavolette nutrienti, denaro, lancia-rampini da arrampicata, respiratore, comunicatore (comlink), visualizzatore olografico (holo-pad), e un’apparecchio per eseguire il test sul sangue. Questi ultimi pur essendo stati realizzati come oggetti di scena non compaiono tuttavia nella versione definitiva del film.

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Holo-pad

Apparecchio per il test sul sangueTe

Il tester per il sangue appare sul volume Star Wars: The Phantom Menace Visual Dictionary di David West Reynolds, ma le azioni di Qui-Gon rendono evidente che si può eseguire l’esame attraverso il solo utilizzo del comlink. Lo Jedi infatti carica in qualche modo il campione di sangue di Anakin su una sorta di piccola scheda, un "chip" che viene inserito nella parte inferiore del comunicatore nel richiedere a Obi-Wan Kenobi il conteggio dei Midi-Chlorian. La scena trova un differente sviluppo tra la novellizzazione, la pubblicazione della sceneggiatura illustrata, ed il film.

Nel romanzo di Brooks, basato sulla sceneggiatura di Lucas e scritto prima che il film fosse completato, Qui-Gon Jinn ottiene il sangue attraverso un tampone e lo trasferisce sul chip, che innesta nel comlink. Quindi chiama Obi-Wan, gli trasmette "le letture del campione di sangue" e ne attende la verifica dei Midi-Chlorian. Il comunicatore sembrerebbe aver già eseguito un’analisi per poterne inviare i dati, perché allora non può fornire direttamente il risultato? Forse il Maestro preferisce non usare il visualizzatore olografico per riservatezza, oppure ha una premonizione circa l’esito e ne attende solo conferma?

Secondo lo svolgimento riportato sulla la sceneggiatura illustrata, il tampone col sangue è sfregato sul chip, che viene inserito nel comunicatore. Procedendo come nel romanzo, viene però richiesta "un’analisi del sangue" in sé, come se il campione stesso fosse stato materialmente trasmesso, e infine il Maestro Jedi chiede anche il conteggio dei Midi-Chlorian.

Nel film invece il prelievo del sangue resta nel vago, si sente appena un suono che potrebbe essere di forbice o di strappo. Il chip viene estratto dal comunicatore e si lascia intendere che vi sia stato posto il sangue, probabilmente da ciò che è stato adoperato per il suo prelievo, quindi Qui-Gon contatta Obi-Wan il quale attiva un’apparecchiatura che si trova al suo fianco. Solo allora il chip è reinserito nel comlink, e il risultato del conteggio richiesto appare pressocchè istantaneo. Lo strumento adoperato da Obi-Wan Kenobi è denominato "Meson Taloscope", traducibile come "Taloscopio Mesonico" , e viene descritto in The Phantom Menace Visual Dictionary come uno strumento diagnostico e di analisi d’alta precisione. Una vera fortuna trovarselo accanto proprio al momento giusto su un trasporto reale Naboo! Ma si sa, la preveggenza è una prerogativa dei Cavalieri Jedi…

Il dialogo sul tasso straordinario di Midi-Chlorian nell’esame di Anakin è naturalmente un’esigenza esplicativa cinematografica, e rende così necessario il confronto. Alcune incertezze rimaste in precedenti versioni della sceneggiatura sono state in fine un poco meglio risolte, fornendo la netta impressione che quella effettuata dal comunicatore fosse una lettura di dati generale e indiscriminata, correttamente interpretabile o isolabile in certi suoi parametri solo attraverso una strumentazione più complessa.